The Gravetye Manor
Storia di un matrimonio all’inglese
C’è questo maniero, nel cuore più verde della campagna inglese che da Londra arriva al mare di Brighton, che sembra uscito dalle pagine di Walter Scott, l’autore del famoso romanzo storico Ivanhoe. Il Gravetye Manor di West Hoathly impreziosisce il Sussex occidentale con le sue mura antiche e gli alti camini che edere e rampicanti provano a raggiungere scalando le verticalità di mura
antiche. Una residenza da sogno la cui bellezza è molto difficile da descrivere, e non resta che ammirare le foto qui a lato, più eloquenti di mille parole. Inevitabile che questa perla elisabettiana del XVI° secolo, un tempo proprietà di William Robinson – il celebre inventore del giardino naturale all’inglese - venisse destinata un giorno
(per la precisione, siamo nel 1958) a tempio dell’ospitalità, della buona cucina e dell’accoglienza. Ecco perché oggi il Gravetye ospita un hotel di lusso che accoglie nelle sue 17 stanze arredate con tessuti raffinati, letti a baldacchino e mobilio d’epoca i visitatori in cerca di quiete e relax, di lunghe passeggiate tra parchi, sentieri, aiuole fiorite e giardini selvatici, di colazioni all’inglese e cucina raffinata tra boiserie secolare e ampie vetrate che regalano scorci affascinati dal parco. Al ritorno dalle passeggiate gli ospiti del Gravetye trovano ad attenderli l’ampia sala centrale e l’antico camino sempre acceso, evidentemente accudito con devozione da vestali inglesi occupate a tenerne viva la fiamma. Jeremy Hosking, proprietario dal 2010, in questi anni ha promosso la villa facendo perno su tradizione e comfort, silenzi e paesaggi, e oggi il Manor è una delle mete più ambite del soggiorno di qualità nell’Inghilterra meridionale. Un occhio di riguardo è stato dedicato a cucina e ristorazione, ed a lungo l’head chef stellato George Blogg, ha cercato soluzioni in grado di regalare ai suoi clienti l’eccellenza, coltivando tra un
piatto e una portata il sogno di far convivere (in una sfida molto sfacciata a ingegneria e fisica termica) soluzioni apparentemente inconciliabili in una sola cucina professionale. Ma è stato solo quando lo chef del Manor ha incontrato il nostro Export Area Manager Stefano Casanova che i suoi sogni (e la sua cucina personalizzata)
sono divenuti realtà: oggi La Cucina Berto’s alloggiata nel verde smeraldo della campagna inglese ospita tre forni e un fry-top nella parte inferiore e piani di cottura a induzione nella parte superiore, una soluzione innovativa dal punto di vista costruttivo. Far convivere gli opposti in un’unica cucina è stata per Berto’s l’impresa di .
combinare un matrimonio felice, e oggi George Blogg può deliziare i suoi ospiti con menù il cui unico limite è la creatività: crostate glassate di guance di maiale e porcini, sedano rapa arrostito, sorbetti di pere e crescione selvatico, soufflé di lamponi con gelato al latticello e coulis di lamponi e menta…
La nuova cucina professionale in dotazione al Gravetye Manor rappresenta un’importante referenza e un’altra sfida vinta per Berto’s, che sta puntando molto sul mercato inglese grazie al partner C&C di Chester, curatrice del progetto Gravetye, e alla nuova collaborazione con il consulente Radford Chancellor.